Clash, pregiudizi e aspetti complessi
Una panoramica delle regioni meno tolleranti di Runeterra.
Questa settimana parliamo di Clash, approfondiamo la scena politica di Runeterra e diamo un’occhiata ad alcuni aspetti particolarmente complicati.
Ci sono aggiornamenti su Clash? Quando sarà reso disponibile definitivamente?
Come annunciato qualche mese fa, Clash ha bisogno di parecchi interventi prima di fare il suo trionfale ritorno. Abbiamo condotto dei test nel PBE e al momento stiamo effettuando un rodaggio in ciascuna regione per avere maggiori certezze. Se non avete ancora partecipato a un minitest di Clash, presto ne avrete l’opportunità! La portata del test aumenterà quando tra le nostre priorità più grandi entrerà anche la stabilità.
Stiamo testando tre grandi modifiche di Clash: una fase di ispezione squadra scaglionata per distanziare i momenti in cui cominciano le varie partite; un flusso di backend semplificato per scomporre alcuni dei sistemi che operano assieme per dare inizio alle partite e uno strumento di recupero dei disastri, che ci permette di estendere o riavvolgere il tempo in qualsiasi fase di gioco.
Al momento i risultati sono promettenti, ma c’è ancora della strada da fare prima di poter reimplementare questa modalità. Vi ringraziamo per la pazienza che state dimostrando in questo periodo.
Qual è stato l’aspetto di LoL più difficile da creare?
Una domanda tanto breve quanto complicata. Mentre riflettiamo sulla questione, ci viene in mente un altro dubbio: cosa si intende per “difficile”?
Pensando a questo, abbiamo cercato di dare più risposte:
Lux Elementalista è stata la più impegnativa dal punto di vista temporale per via delle varie forme, delle animazioni e degli effetti grafici e sonori. Tuttavia il concetto di base non è cambiato dalla sua ideazione, quindi abbiamo sempre saputo cosa volevamo e come dovevamo muoverci per ottenerlo.
La recente linea di aspetti K/DA potrebbe essere la più complicata degli ultimi anni, sia dal punto di vista del tempo che da quello delle persone coinvolte (e che dovevano sempre lavorare in sintonia). Abbiamo fatto tantissime ricerche e provato numerosi stili, oltre a implementare un gran numero di feedback e revisioni. I bozzettisti (che sono stati i veri eroi di questa linea) hanno prodotto oltre 70 progetti diversi per assicurarsi che gli aspetti fossero splendidi all’interno del gioco e che allo stesso tempo rendessero onore al genere. Normalmente gli aspetti da 1350 richiedono una media di cinque proposte a seconda della complessità, quindi come immaginerete è stato parecchio difficile.
Esistono pregiudizi a Runeterra? In quali regioni sono più o meno presenti?
Certo che esistono. E proprio come nel mondo reale, nascono da paura, dolore o ignoranza…
Ionia era un luogo per la maggior parte armonioso e tranquillo, prima dell’offensiva di Noxus. La gente che più ha sofferto per mano degli invasori è diventata più aggressiva di conseguenza, abbandonando molte delle proprie tradizioni spirituali per occuparsi del presente e quindi dei conflitti più immediati. La provincia di Navori, per esempio, dopo la fine della guerra è diventata famosa per la sua forte diffidenza nazionalista nei confronti di chiunque non venga da Ionia.
Ma gli ioniani non sono gli unici a odiare Noxus. Chiunque non faccia parte dell’impero vede il regime di Noxus come un crudele oppressore, motivo per cui molte nazioni indipendenti non permettono agli emissari imperiali di entrare nelle loro terre. D’altro canto, possiamo dire che quella noxiana è una delle poche società davvero meritocratiche e inclusive di Valoran, in cui ogni individuo viene giudicato per le proprie parole e le proprie azioni piuttosto che dal retaggio o dal “destino”. Qualunque abitante di Runeterra può diventare un noxiano, a patto che accetti di servire innanzitutto l’impero.
I Rakkor di Targon sono tutti concordi nell’affermare che la vita e la magia sono un dono del cielo e dei poteri celesti che vi risiedono. Ciononostante, la fazione dominante dei Solari considera chiunque veneri la luna (i Lunari) un eretico da bandire o uccidere. Paradossalmente, dall’esterno questi due gruppi non sembrano poi tanto diversi.
In compenso Demacia sembra un bel posto in cui vivere, no? Rispettano l’equità, l’onestà e la lealtà alla famiglia e al trono, tutti fanno la propria parte per difendere il regno dagli invasori, e quelli che non riescono a provvedere a sé stessi vengono aiutati dalla comunità… Allora perché non vedono di buon occhio i maghi e la magia in generale? Perché qui queste cose sono un tabù? Se pensiamo alla fondazione della loro società dopo la Guerra delle Rune, ci accorgiamo che i fondatori erano tutti rifugiati che cercavano di sfuggire alla persecuzione di stregoni malvagi; con il tempo, questa paura della magia ha plasmato in molti modi quella che è diventata la cultura demaciana.
Come vedete, anche se esistono molti aspetti ammirevoli in ogni regione e fazione di questo mondo fantastico, nessuna di esse potrebbe mai essere considerata “perfetta”.
Vi promettiamo che faremo del nostro meglio per leggere le domande, ma non possiamo assicurarvi che risponderemo a tutte, perché le risposte ad alcune di esse potrebbero essere già state fornite altrove e altre non sono adatte a questa sezione. Questa non è la sede migliore per annunciare nuove funzioni, per esempio, né per affrontare questioni che abbiamo già analizzato approfonditamente altrove (ma possiamo chiarire singoli punti).
Comunque siamo in ascolto, quindi continuate a chiedere. Faremo arrivare le vostre domande ai Rioter che stanno lavorando su quello che volete sapere.