La percezione dei giocatori è qualcosa di cui parliamo di frequente quando lavoriamo ai campioni (in particolar modo ai campioni polarizzanti come Zoe, Yasuo, Zed, ecc.), anche se raramente ciò influenza il fatto di agire o meno nei confronti di un determinato campione. Un’affermazione molto comune che sentiamo è: “È frustrante giocare contro il campione X “, il che è una frase alquanto vaga che potrebbe riferirsi a un gran numero di esperienze in partita: non si riesce a trovare un’ovvia contromossa nonostante lo si affronti molte volte? Si muore molto velocemente quando quel campione esegue bene la sua combo? Ha grande mobilità ed è molto difficile da colpire coi colpi mirati? Non ci si sente sicuri nell’entrare all’interno della nebbia di guerra per seguirlo quando comincia a spostarsi sulla mappa?

Tutti gli esempi qui sopra influenzano la vostra percezione di un campione, ma non tutti indicano la presenza di un problema. Se Zed porta la vostra vita dal 100% allo 0% colpendovi con tutti i suoi shuriken + la suprema + la Lama crepuscolare + Ustione, dovremmo dargli un nerf? Essendo Zed un assassino, ciò indica che ha fatto il suo lavoro. Applicare un nerf per fare in modo che non possa più uccidervi lo renderebbe un campione ingiocabile. Quel che invece dovremmo fare è assicurarci che abbiate tutti gli strumenti a disposizione per aiutarvi a gestire tali situazioni (in questo caso, ottenere più armatura, o prendere un Angelo custode o una Clessidra di Zhonya), ma la nostra reazione alla percezione generale del fatto che “Zed è frustrante” non dovrebbe essere quella di applicargli un nerf.

Un’altra cosa che consideriamo è il fatto che ciò che si percepisce riguardo a un campione specifico o riguardo al meta varia drasticamente a seconda dell’MMR, della regione, del ruolo in cui si gioca, ecc. Nonostante qualcosa possa sembrare un problema ad un gruppo molto specifico di giocatori, spesso (ma non sempre) tale percezione non influenza il resto dei giocatori. Quel che potrebbe essere un problema in Nord America con MMR alti potrebbe non essere invece un problema in Corea; quel che potrebbe essere un problema in Brasile con MMR bassi potrebbe non esserlo invece in Vietnam, e così via. Facciamo del nostro meglio per sviluppare il gioco con una prospettiva globale.

Per riassumere: utilizziamo quel che i giocatori percepiscono come se ciò fosse una segnalazione per potenziali problemi che dobbiamo analizzare. Tale percezione non è però necessariamente un’immediata chiamata all’azione verso il prendere dei provvedimenti al riguardo.

Bilanciare campioni vecchi e nuovi è generalmente un lavoro di gruppo che coinvolge designer, tester e punti di contatto primari per il gameplay dal vivo. Anche se solitamente parliamo del bilanciamento molto presto in ambito di sviluppo (spesso facendoci domande come: “Questo campione sarà divertente da giocare? Sarà divertente giocarci contro?” e “Il suo kit esprimerà abbastanza l’abilità del giocatore?”), cominciamo a prestare particolare attenzione ai numeri effettivi soltanto una volta che il kit del campione è confermato. Ciò può accadere relativamente presto nella fase di sviluppo, ma a volte succede abbastanza tardi. Per esempio, stavamo facendo delle prove sulla suprema finale di Swain appena prima del suo rilascio sul PBE.

Di solito cominciamo ad analizzare i numeri effettivi confrontando le statistiche e le abilità del campione a quelle simili già esistenti all’interno del gioco. Nel decidere che tipo di statistiche di base avrebbe dovuto avere Swain, abbiamo osservato Vladimir, Lissandra, Karthus e altri maghi con gittata moderata che eccellono negli scontri a squadre, dopodiché abbiamo calibrato quelle di Swain nella maniera che ci è sembrata la più appropriata. Facciamo qualcosa di simile anche con le abilità. Se stiamo dando a un campione un’abilità di tipo “boomerang”, osservare le altre abilità di quel tipo che già esistono in gioco, come Globo dell’inganno di Ahri, è tendenzialmente un passo sicuro da fare.

Dopodiché, siamo più certi di tali valori principalmente dalle partite giocate dal team che si occupa dei test di gioco. A un campione in sviluppo viene assegnato un leader ai tester di gioco a cui viene data la responsabilità di diventarne esperto e di comprendere come esso appaia quando usato in maniera ottimale. Egli comprenderà quali saranno gli oggetti standard e le pagine di rune ideali, mentre apprende contro quali avversari tale campione eccella e contro quali altri abbia delle difficoltà.

Mentre la data di rilascio di un campione si avvicina, il designer, il lead playtester e il live gameplay designer si incontreranno e discuteranno degli eventuali cambiamenti che vorranno fare nel caso il campione sia, al momento del rilascio, troppo forte o troppo debole. Faranno anche un piano per i bilanciamenti a lungo termine, che delineerà la modalità con cui dovrà essere modificato il campione a seconda delle sue prestazioni.

Una volta avevamo dei saldi del “forziere”, in cui riportavamo indietro gli aspetti antichi per un breve periodo di tempo, ma abbiamo smesso di farlo nel 2016 perché la maggior parte dei giocatori non vi partecipava e perché abbiamo pensato che ci fossero modi migliori per rendere di nuovo disponibili tali aspetti.

Adesso riportiamo indietro gli aspetti antichi durante le feste e gli eventi appropriati. Gli aspetti che non hanno una tematica festiva non torneranno altrettanto spesso, ma potrete ancora ottenerli attraverso tramite Il tuo negozio e le Creazioni Hextech. Un’altra cosa che abbiamo provato a fare è il riportare indietro dal forziere gli aspetti assieme a nuovi contenuti sui campioni, come l’aggiornamento dello sfondo di Karma o il video di ANNIE: Origini, per riuscire a celebrare davvero quei campioni.