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Dare un nome ai nuovi campioni

Terribili nomi temporanei, volgarità accidentali e alcuni nomi che non sono stati scelti

Kled, Xayah, Illaoi, Kayn. Queste sono tutte parole che i giocatori di LoL hanno sentito, letto e forse anche urlato… ma da dove vengono?

Gli scrittori narrativi sono le persone principali a cui viene dato l’incarico di dare ai campioni di LoL i loro nomi. È un processo che comincia dal primo giorno e che coinvolge molta ricerca, idee e rifiuti, tanto dagli scrittori narrativi stessi quanto dal team campioni e dalla localizzazione. Ma, alla fine, sappiamo che ne rimarrà soltanto uno.

Abbozzi di storia e terribili nomi temporanei

La ricerca del nome comincia davvero una volta che la direzione generale dell’aspetto artistico, narrativo e di personalità di un campione viene decisa. Lo scrittore narrativo Michael “CoolRadius” McCarthy dice: “Si sta sempre pensando al nome, o comunque è qualcosa che si dovrebbe fare, anche quando lo si rimanda.” Anche quando la cosa non è fra i nostri pensieri, comunque, considerare i nomi possibili diventa inevitabile una volta che si comincia a lavorare sugli abbozzi della storia. Gli abbozzi della storia sono la versione narrativa dei bozzetti artistici. Gli scrittori creano storie sul nuovo campione per esplorare e definire la sua personalità.

Odin “WAAAARGHbobo” Shafer dice: “Cerchiamo di inserire qualche nome negli abbozzi di storia per vedere quanto bene suonino. Funzionano? O sono solo strani?”

Condividere gli abbozzi di storia col resto del team può essere complicato: come dev’essere chiamato un campione senza nome? Una delle cose che gli scrittori cercano di non fare, tanto negli abbozzi di storia che per qualunque altra cosa, è il dare un nome temporaneo a un campione, perché a volte diventa permanente. Ariel “Thermal Kitten” Lawrence dice: “I nomi temporanei hanno la tendenza a rimanere. La gente ci si affeziona così tanto che per loro diventa impossibile cambiarli.”

Kindred è un esempio di un nome temporaneo poi diventato permanente, ma ciò è stato fatto solo dopo aver esplorato molte altre possibilità. Il team ha deciso che "Kindred" fosse la scelta migliore per il personaggio perché dava vibrazioni in stile favola oscura (uno degli obiettivi del campione) e perché era una combinazione di "kin" (consanguineo, legame familiare, essere simile a) e "dread" (paura, timore).

Alcune tecniche che gli scrittori usano per evitare di dare un nome ai campioni troppo presto includono:

  • Dar loro un nome temporaneo che nessuno riesce a pronunciare: WAAAARGHbobo usa spesso nomi aztechi negli abbozzi di storia, perché quasi nessuno del team riesce a pronunciarli. “Uso qualcosa come “Xllih” e la gente viene da me e mi dice: ‘Come lo pronunci? Ed io: ‘Esatto.'”
  • Dar loro un nome temporaneo orribile: Matthew “FauxSchizzle” Dunn dice: “Provo a creare un nome così ridicolo che nessuno voglia continuare ad utilizzarlo. Se lo faccio bene, tutti dicono cose del tipo ‘Per favore, abbiamo davvero bisogno di un nuovo nome.'” Per esempio, Aurelion Sol era “Heaven’s Coil” (Spirale del Cielo)
  • Mantenere il nome usato durante il design: questo metodo può essere conveniente, ma spesso tale nome finisce col restare in giro. Thermal Kitten dice: “Questo influenza molto la loro personalità e spesso si trasforma nel loro titolo. Per esempio, mi sono riferito a Taliyah come ‘Tessitrice di pietre’ e adesso questo è il suo titolo.”

Porsi degli obiettivi

Prima di cominciare a raccogliere le idee per i nomi, gli scrittori narrativi si siedono e decidono degli obiettivi da raggiungere. Ci sono alcune regole universali che si applicano alla maggior parte dei nomi, come il dover essere facili da pronunciare (Illaoi è stata un’eccezione). Ma, in aggiunta a queste linee guida generali, ci sono solitamente da tre a cinque obiettivi specifici per ogni campione, elencati in ordine di importanza.

Per esempio, gli obiettivi per il nome di Camille erano:

  • Evocare eccentricità aristocratica
  • Dovrebbe dare un’idea di una donna per bene di Piltover
  • Dovrebbe avere un suono interessante, ma non necessariamente bello
  • Deve essere chiaramente femminile
  • Deve poter essere abbreviato in un soprannome, se troppo lungo

Questi obiettivi aiutano gli scrittori e il resto del team campioni a giudicare se i nomi potenziali siano adatti o meno. CoolRadius dice: “A volte presentiamo dei nomi al team e a tutti ne piace uno in particolare, ma a quel punto una persona obietta veementemente, dicendo cose come ‘L’ex ragazzo di mia sorella era un idiota e si chiamava Xeraaggherimer! Assolutamente no! Scegliamone un altro!’ Ecco perché avere degli obiettivi su cui tutti concordano per tempo è importante: ci dà un modo migliore per comprendere se il nome sia appropriato per il campione.”

Ci sono anche alcune considerazioni generali che si applicano a tutti i nomi dei campioni, come ad esempio:

  • Qual è la versione del nome più abbreviata? Questa versione raggiunge comunque gli obiettivi posti?
  • È facile da pronunciare nella maggior parte delle lingue in cui localizziamo il gioco? Un buon test, in questo senso, è immaginare i commentatori che urlino questo nome
  • Viene pronunciato così come sembra? In caso contrario, bisognerà continuare a sforzarsi di correggere la gente (VEYgar/VEIgar, CassIOpeia/CassiopEIA). Comunque, c’è un trucco per girare attorno a questo problema: quasi tutti i campioni dicono il proprio nome, all’interno del gioco. Per esempio: “Il mio nome è Illaoi”, oppure “Ehi, sono Zoe!”
  • Suona interessante? E, quando lo si pronuncia, suona bene?
  • Ci sono altri campioni con nomi che suonano simili? Questo è qualcosa che cerchiamo tendenzialmente di evitare, perché ogni campione dovrebbe essere unico. In più, crea confusione.

Raccogliere le idee

Una volta che gli obiettivi dei nomi sono stati definiti, gli scrittori propongono una lista di nomi potenziali. Il numero di nomi che finiscono su questa lista dipende da quale sia il campione e da chi sia lo scrittore, ma di solito si aggirano attorno ai 100-200. A volte la lista originale può avere oltre 500 nomi, ma di solito questo accade quando sono incluse delle variazioni di spelling.

Libri e siti internet sui nomi sono solitamente un buon punto di partenza, ma i nomi che finiscono sulla lista di solito non vengono direttamente da un libro. WAAAARGHbobo dice: “Uno degli obiettivi, per i nomi dei campioni, è che si distinguano e siano unici per l’universo di LoL. Un nome come ‘Becky’ non funzionerebbe.” (Sì, Caitlyn è un nome esistente… LoL e la Riot erano un po’ diversi, al tempo.)

“Illaoi” è l’esempio di un nome in cui la ricerca iniziale ha coinvolto il controllare database di nomi, ma nessuno dei nomi potenziali è stato preso da queste fonti.

Uno degli obiettivi per il nome di Illaoi era di suonare esotico (la qual cosa di solito non è fra le nostre intenzioni), ma poiché lei viene da una nazione isolana di Runeterra molto lontana, aveva senso col suo personaggio.

WAAAARGHbobo ha guardato a quali convenzioni ci sono per i nomi nei linguaggi dell’antica Polinesia, dell’antica Australia e dell’antica Grecia, insieme all’hawaiano e al latino. Dice: “Ho cercato di trovare quel che condividono: quali sono le lettere che hanno in comune? Quali lettere, invece, non usano?” Per esempio, le doppie ‘L’ erano comuni e la V era praticamente inesistente (ma il suono poteva essere reso in altri modi). “Da questo punto, è solo questione di trovare nomi che seguano quella lunga lista di regole.” Alcuni altri nomi che erano stati creati includevano: Illuora, Illuka, Ioelu, Yaotl e Yutu.

A volte, trovare un nome per i campioni comincia con una ricerca. FauxSchizzle dice: “Tendo a leggere libri che approfondiscano la mia comprensione e che mi aiutino a capire come fosse fatto il loro mondo. Per Ornn, ho letto molto sui vulcani e sulla mitologia nordica.” Fare ricerca può anche significare il dover trovare l’origine di un nome. “Se c’è un nome che mi piace, ma su cui non sono sicuro riguardo allo spelling che voglio usare, posso tornare alle sue radici latine o greche e vedere in che modo incorporarle. Ciò mi aiuta a creare una gigantesca lista di nomi che snellirò più avanti.”

Un altro approccio nel dare i nomi ai campioni è di immergersi in profondità nelle convenzioni dei nomi della regione da cui provengono. WAAAARGHbobo dice: “Le regole di quella regione, se sono scritte, sono intenzionalmente vaghe, perché il linguaggio è alquanto flessibile.” Come regola generale, i nomi targoniani suonano molto ellenici (greci o romani), tanto nelle sillabe quanto nel significato. I nomi del Vuoto hanno origine nell’antico shurimano (che è diverso dallo shurimano moderno) e di solito contengono due parti, separate da un apostrofo. I nomi degli Yordle tendono ad avere lettere doppie, suonano amichevoli e sono alquanto semplici, con l’unica eccezione di Heimerdinger.

Un altro punto di partenza per la raccolta di idee sui nomi è guardare la lista di campioni di LoL in ordine alfabetico e identificare quali lettere “mancano”, o quasi, dall’elenco. L’obiettivo è creare un nome che sia adeguato al campione e che cominci con una di queste lettere meno rappresentate. CoolRadius dice: “Creare restrizioni di questo tipo può aiutare a fare fluire la creatività, anche se non si vuole andare in quella direzione.”

Spesso, il nome finale non riempie un vuoto nelle lettere, il che accade parzialmente perché le lettere stesse sono, in un certo senso, pesanti. Per esempio:

  • “C’è una ragione per cui la ‘I’ non ha molti nomi. È una lettera dal suono esotico. Non fa venire in mente ‘yordle'” – CoolRadius
  • “La ‘K’ suona incisiva e aggressiva, che è ciò che volevamo per Kayn. Può essere anche il motivo per cui ci sono in generale così tanti campioni con la ‘K’.” – CoolRadius
  • “La ‘R’ suona molto appropriata per qualcuno come Rakan. È sicuro di sé e soave, come una rockstar, e i suoi tre nomi migliori iniziavano tutti per ‘R’. Non so come mai le cose stiano così, ma gli altri nomi non suonavano altrettanto soavi.” – WAAAARGHbobo

Ci sono anche alcune lettere che gli scrittori tentano attivamente di evitare:

  • “La ‘Q’ è problematica. In generale, in Asia verrà pronunciata in un modo, mentre in Europa in un altro ancora.” – WAAAARGHbobo
  • “Anche la ‘R’ e la ‘L’ possono essere problematiche, perché in alcune regioni sono difficili da pronunciare. Essere consapevoli di quando si sta creando un nome difficile da pronunciare, e per quale percentuale di giocatori, è importante.” – WAAAARGHbobo

Che cosa succede, poi?

Gli scrittori tagliano la lista fino ad ottenere 25-100 nomi. Se ne rimangono ancora molti, creeranno la loro personale “top 10”. Dopodiché è tempo di condividerli col resto del team campioni, per ottenere opinioni e pareri… e solitamente ce ne sono un sacco. FauxSchizzle dice: “Tutti hanno un’opinione sui nomi, ecco perché è tanto importante il cercare di definire gli obiettivi del team all’inizio del processo.”

Le persone all’interno del team campioni diranno quali nomi gli piacciono e quali no. A volte, riescono a mettersi d’accordo sui principali contendenti della lista. Altre volte, invece, non tanto. FauxSchizzle dice: “Te ne esci con una manciata di nomi che pensi possano funzionare e fai delle ricerche, ma a volte nessuno di essi sembra davvero adatto.” Se ciò accade, gli scrittori devono osservare i nomi che sono piaciuti di più, cercare di scoprire cosa questi abbiano in comune e poi usare questo qualcosa per creare una nuova lista di nomi.

Se invece tutti si accordano su, diciamo, una top 10, allora è il momento di mandarli alla localizzazione. I Rioter nelle altre regioni osserveranno i nomi e diranno al team se qualcuno di essi abbia un qualche atroce significato (o se suoni semplicemente strano) in altre lingue. Ogni nome otterrà un sì, un forse, o un ASSOLUTAMENTE NO.

Il documento in cui le regioni indicano se il nome va bene anche in traduzione e cosa può sembrare in caso non sia adeguato. In questo esempio, portoghese brasiliano, i nomi Kwo and Kuo vengono bocciati perché significano "stronzo" e Ukura viene segnalato come "Non ottimale" perché suona come "culo" in quella lingua.

I nomi “sì” possono andare avanti, in quanto nel loro caso non c’è nulla di imprevisto. I nomi “forse” non sono offensivi, ma suonano alquanto strani. Per esempio, Camille suonava un sacco come “cammello” in un paio di lingue e uno dei nomi alternativi di Rakan voleva dire “bottiglia di criceti”. Dice Thermal Kitten: “Questi sono i momenti in cui devi decidere: ‘È offensivo, oppure no? E per quanti giocatori? Il nome è tanto adatto al campione da superare questi dubbi?'”

Gli “assolutamente no” sono riservati per i nomi che in traduzione sono parolacce, insulti e altre volgarità. FauxSchizzle dice: “A volte hai un nome che ti piace davvero tanto, e alla fine si scopre che vuol dire palle.”

E questo non è un esempio ipotetico.

Il nome originale di Xayah era “Xaya”. Il nome è passato attraverso il normale processo di localizzazione, ma il team ho poi scoperto che era il termine medico per riferirsi ai testicoli in azero, la lingua dell’Azerbaigian. FauxSchizzle dice: “Ho cercato ‘Xaya’ con Google immagini e, ovviamente, c’era uno schema formale. Ero, tipo: ‘Ok… questo non va bene.'” Xaya è stato quindi cambiato in “Xayah”, e tutto è andato bene.

Oggi è più comune cercare i nomi più papabili per diverse volte con Google.

La scelta finale

La localizzazione può talvolta tagliare le scelte a sole due o tre possibilità e di solito, a questo punto, ci sono comunque soltanto pochi contendenti rimasti. Quando giunge il momento di prendere la decisione finale, il migliore dei casi sarebbe che tutti nel team fossero d’accordo su quale nome sia il più adatto. Ciò non accade sempre. WAAAARGHbobo dice: “Il gruppo che chiamiamo ‘DNA’, che comprende i Designer di gameplay, gli scrittori Narrativi e infine gli Artisti concettuali, ha il maggior peso per quanto riguarda la scelta del nome. Anche se, personalmente, una volta che siamo arrivati ad avere una top 10, io sono generalmente contento di qualunque nome venga scelto.”

Solitamente, il resto del team riesce ad essere persuaso a supportare un nome in particolare. FauxSchizzle diceo: “Se non si riesce a trovare un accordo, il che è raro, il team si gira verso di te e ti dice: ‘Tu sei lo scrittore e noi ci fidiamo di te. Cosa ne pensi?’ E questa è una bella cosa, ma poi ti ritrovi, tipo: ‘Oh… ehm…. uh… questo nome qui?’ Per poi scappare via.”


Ecco un insieme di nomi che non sono stati scelti (e la ragione per cui non lo sono stati), assieme agli obiettivi originali per ogni nome. Se volete scavare più a fondo, cliccate qui per scaricare la lista completa e non corretta di WAAAARGHbobo per la raccolta di idee riguardo al nome per Jhin, oppure la raccolta di idee originale e senza tagli per Ornn, da parte di FauxSchizzle.

Camille

Obiettivi

Deve evocare eccentricità aristocratica; dovrebbe dare un’idea di una donna per bene di Piltover; dovrebbe avere un suono interessante, ma non necessariamente bello; deve essere chiaramente femminile, deve poter essere abbreviato se troppo lungo

  • Ariadne – Abbreviato diventa “Ari”, che è praticamente Ahri
  • Evangeline o Emmaline – Troppo simili a Evelynn
  • Beatrice o Beatrix – Troppo simili al corvo di Swain

Taliyah

Obiettivi

Deve suonare femminile; un nome che una famiglia nomade darebbe a una figlia che adorano; dovrebbe evocare una cultura nomade, tribale o del deserto; dovrebbe essere corto (circa 2 sillabe), ma un nome più lungo va bene se ha un soprannome al suo interno

  • Miah – Suona esattamente come “MIA” e “Miah è MIA” suona male
  • Tahra – Suona come la parola in portoghese brasiliano per “fetish”
  • Taalea – Lo spelling è stato cambiato in “Taliyah”, perché Taalea” è una marca di acqua in bottiglia in Russia

Xayah

Obiettivi

Elegante; esotica ma semplice; originale, ma con elementi di Ionia; il nome del “duo” dovrebbe suonare bene insieme (Xayah e Rakan)

  • Olalla – La pronuncia suonerebbe come “Oh là là” in francese, che viene usato in diversi paesi europei per dimostrare sorpresa o disappunto, con una sfumatura sciocca.
  • Zaia – Suona troppo simile a “Zyra” in alcune regioni
  • Elascu – L’ultima sillaba significa “culo” in portoghese brasiliano

Kayn

Obiettivi

Potente, con un lieve accenno ai suoi inizi misteriosi; simile a Zed/Shen nel suono e nell’aspetto (ioniano); veloce e conciso; da una a tre sillabe incisive; facile da abbreviare

  • Kwo – È il verso del gallo in lingua ceca, un insulto gergale in thailandese; significa “stronzo” in portoghese brasiliano
  • Ukura – Suona come “culo” in portoghese brasiliano
  • Mofa – Troppo simile a mofo (gergale in inglese per “motherfucker”), che potrebbe essere troppo soggetto a meme

Rhaast

Obiettivi

Deve suonare minaccioso; quasi gutturale; uso malvagio di x e y; aspetto e suono inusuale; stessa specie di Aatrox

  • Xamyul – Difficile da pronunciare
  • Xamhule – Può relazionarsi a parole volgari in francese ed è difficile da pronunciare
  • Drayx – Simile a Darius in cinese

Ornn

Obiettivi

Deve suonare come un dio dimenticato del Freljord; burbero e virile; preferibilmente di una sillaba; poiché è più antico del moderno Freljord, va bene che suoni più vecchio o più esotico; non dev’essere troppo “nordico” (un po’ va bene)

  • Pana Pumm – Non suona abbastanza burbero o virile in molte regioni; pum significa “scoreggia” in portoghese brasiliano
  • Hrumm – Suona come “maiale” in polacco; onomatopea per l’avvio di un motore in russo; suona come lo schiarirsi la gola in greco e francese; inoltre è difficile da pronunciare
  • Hukk – Onomatopea coreana per la sorpresa

Kled

Obiettivi

Deve suonare noxiano e ciononostante credibile per uno yordle; deve suonare duro, ma in maniera quasi comica; non sofisticato, corto e facile da pronunciare; vagamente da bifolco e/o orchesco; deve appartenere esclusivamente alla proprietà intellettuale di LoL

  • Kaag – Significa spazzatura/nabbo in tailandese, suona come “cacare” in brasiliano portoghese
  • Gorn – Suona come “corno” o “fornace” in russo (ma più che altro, non era semplicemente il prescelto)
  • Deke – Suona come “cazzo” in diverse regioni

Skaarl

Obiettivi

Deve essere consistente con Kled e le convenzioni noxiane per dare i nomi; deve suonare duro, ma con sfumature lievemente più sciocche e gentili di Kled; è ragionevole supporre che Kled gli abbia dato il nome; il nome deve essere corto e semplice da pronunciare (si relaziona all’obiettivo numero 3); deve potergli essere messo un copyright in questo contesto; dev’essere vagamente da bifolco

  • Deek – …stesso problema di “Deke”
  • Jaga – significa “proteggere” o “prendersi cura di” in malese
  • Glorft – Difficile da pronunciare in alcune regioni e per di più è anche alquanto disgustoso (come il suono che si fa quando si vomita)

Zoe

Obiettivi

Dev’essere facile da pronunciare; divertente (deve suonare come il nome di una ragazzina); targoniano (cioè: in stile romanico con influenze arabe [per esempio in stile bizantino])

  • Niko – Nome comune di ragazzo in molte regioni
  • Sofi – Suona come “mucca” in indonesiano; è una marca di assorbenti in Thailandia
  • Safi – Suona come la parola turca per “ingenuo”, e non è adatta al suo personaggio
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